Cos'è la Creatività? Un dono naturale o un allenamento?

Dott.ssa Barbara Sereni, Psicomotricista e Consulente Educativa

Dott.ssa Agnese Checchinato, Psicomotricista e Insegnante di massaggio infantile Shantala

Creatività s. f. [der. di creativo]. "Virtù creativa, capacità di creare con l’intelletto, con la fantasia. In psicologia, il termine è stato assunto a indicare un processo di dinamica intellettuale che ha come fattori caratterizzanti: particolare sensibilità ai problemi, capacità di produrre idee, originalità nell’ideare, capacità di sintesi e di analisi, capacità di definire e strutturare in modo nuovo le proprie esperienze e conoscenze.” (https://www.treccani.it/vocabolario/creativita/)

 

Questa è la definizione di creatività che troviamo sul vocabolario, una definizione semplice che ci riporta subito al concetto di “fantasia”, di “idea” e di “sensibilità”… tutti aspetti che certamente concorrono a portarci a definire una persona come creativa o meno.

Ma ora ci chiediamo: la creatività è solo una dote, un talento personale o può essere stimolata ed esercitata?

La risposta è che alcuni di noi, forse, partono avvantaggiati. Infatti, tra le caratteristiche ereditate dai propri familiari, questa può essere più o meno spiccata; ma altrettanto vero è che la creatività cresce e si sviluppa anche e soprattutto attraverso l’esperienza e l'imitazione.

Come adulti, educatori, genitori è importante riconoscere quanto l’esperienza pratica della realtà quotidiana ci offra innumerevoli occasioni per affrontare le situazioni della giornata in modo diverso e originale, creativo. Tutto sta nel provare ad uscire, in alcune di queste occasioni, dalla propria “comfort zone” cioè dall’abitudine e dalla routine, e provare ad agire in modo nuovo per arrivare al medesimo risultato.

Questo semplice e piccolo esercizio ci mostrerà come, inaspettatamente, a volte sia possibile trovare una strada migliore di quella sempre percorsa e ci permetta, inoltre, di incrementare il nostro interesse per fattori o aspetti a cui non avevamo dato peso.

Questo modus operandi verrà certamente colto dai più piccoli, la cui attività principale è quella di osservarci per imparare la vita.

Sembra impossibile ma già questo piccolo input potrebbe predisporre i bambini ad un approccio maggiormente creativo nei confronti della realtà. Al giorno d’oggi, un altro aspetto piuttosto diffuso, è la difficoltà di trovarsi in situazioni di “attesa”.

Questo nuovo mondo globale, la velocità nell’ottenere ciò che si desidera con un semplice click porta adulti e bambini ad interpretare il momento dell’attesa come qualcosa che porta con sé una connotazione negativa, una sensazione di inefficienza, di perdita di tempo. In realtà, a volte, l’attesa, la noia, la frustrazione per qualcosa che non riusciamo ad ottenere o a raggiungere possono rivelarsi la scintilla che ci spinge all’azione.

Ma dietro l’azione emergeranno anche idee, pensieri nuovi ed originali che il nostro cervello metterà in moto per uscire dalla sensazione di disagio. Ecco, questo è un primo passo per abituarci a ragionare, a mettere insieme i pensieri che, intersecandosi e incontrandosi fra loro, potranno portare a idee nuove mai sperimentate… anche questo è creatività!

Per quanto riguarda la creatività relativa ad attività artistiche, anche in questo caso si può procedere nel medesimo modo: si può mostrare ai bambini come disegnare con diverse tipologie di strumenti e materiali, matite e pennarelli certo, ma anche con elementi naturali come frutta e verdura oppure con materiali presenti in cucina o in casa. Questo gioco renderà l’attività molto divertente ma anche buffa e potremmo rimanere stupiti degli effetti particolari che diversi tipi di colori e materiali potranno dare alle nostre “opere d’arte”! Vediamo insieme qualche semplice idea che ci permette di lavorare sulla creatività rendendo la giornata più interessante e accattivante:

1. Scambio di gioco. Un’attività divertente è quella di prendere due giochi in scatola differenti e provare a seguire le istruzioni di uno dei due sostituendo alcuni elementi con l’altro gioco (ad esempio sostituire le pedine con i chiodini colorati oppure aggiungere l’utilizzo dei dadi ad un gioco di costruzione selezionando così il numero di mattoncini da usare)

2. Dadi e pittura. Ispirandoci ad una delle divertenti attività ideate dall’ecclettico Herve Tullet, è possibile creare figure surreali e divertenti stabilendo, con l’aiuto dei dadi, il numero di elementi da inserire (ad esempio tre occhi, due nasi, 6 zampette e cosi via… largo alla fantasia!)

3. Vestirsi al buio. Durante il fine settimana si potrebbe fare il gioco del vestirsi al buio, che consiste nello spegnere la luce e selezionare dal proprio armadio i vestiti con il solo aiuto del tatto. Provare poi a vestirsi e accendendo la luce scoprirne il risultato! Questa idea ci porta a rivisitare in chiave ironica un’attività abituale come quella di vestirsi.

4. Regalare ai bambini momenti di noia in cui possano industriarsi per divertirsi ugualmente senza il nostro intervento o senza il sottofondo della televisione.

5. Chiedere ai bambini suggerimento su come risolvere un problema in casa (ad esempio come bloccare uno spiffero di una finestra, come fermare una sedia che traballa o come sistemare i giochi in camera per avere più spazio di gioco): piccole sfide alla loro portata.

6. Creare una storia inserendo tre elementi che non c’entrano l’uno con l’altro (ad esempio: inventiamo una favola con un gatto, un cucchiaio di legno da cucina e la piuma di un cigno)

Questi sono alcuni spunti che ci permettono di stimolare nei nostri bambini e ragazzi creatività e fantasia, caratteristiche molto importanti per il mondo in cui viviamo e per crescere adulti attivi che si pongano come protagonisti del proprio futuro.