Il gioco è un dono da custodire

Dott.ssa Cristina Minotti - Psicologa dello Sviluppo e dell’Educazione

Il gioco guida e sostiene la crescita e lo sviluppo del bambino che si divide tra apprendimenti, esplorazioni e scoperte!

Il gioco è divertimento assoluto per i più piccoli in quanto è capace di scatenare la fantasia e l’immaginazione anche attraverso la semplicità della vita quotidiana. Fateci caso: a volte è sufficiente un manico di scopa per diventare dei maghi che volano nel cielo in cerca di nuovi incantesimi oppure una sedia per trasformarsi in un’eroina a cavallo!

Le attività giocose accompagnano i bambini alla scoperta del mondo per questo motivo è necessario tutelarlo e proteggerlo: il gioco è un fedele compagno di viaggio in grado di rendere magica la crescita e la prima comprensione del mondo fatto di relazioni.

Giocare è il lavoro dei bambini perché permette di sperimentare la realtà in una dimensione sicura e allegra, di imparare qualcosa su di sé e sugli altri.

 

5 motivi per cui giocare è pura magia

Il gioco è la principale attività dei piccoli e rappresenta il canale che veicola emozioni e sensazioni.

  • Quando i bimbi iniziano a giocare sperimentano passione e divertimento
  • Esplorano possibilità e nuove strade
  • Si rilassano perché trovano un rifugio sicuro e protetto
  • Attivano conoscenze pregresse e nuovi apprendimenti in quanto il gioco stimola l’attività cognitiva
  • Il gioco rappresenta un modo per elaborare le emozioni, anche quelle più complesse.

 

Il gioco trasmette valori importanti

Rafforza il legame tra bambini e caregiver

Adulti e piccini vivono ormai in una società caratterizzata da ritmi frenetici e da velocità che possono portare ad avere una percezione di un tempo tiranno, non clemente e non paziente durante il quale si rischia di perdere il senso profondo di un momento semplice e quotidiano. Aprire un gioco custodito nella sua scatola una sera in famiglia rappresenta un momento prezioso per i bambini, ma anche per i genitori. Si riscopre la bellezza di stare insieme in un tempo lento e leggero.

In questo periodo natalizio questo valore ha la priorità assoluta.

Educa al rispetto per le cose

I giochi non sono semplicemente cose, non si usano per essere buttati via e sostituiti velocemente con altri. Giocando i bambini possono essere educati al rispetto dei loro strumenti. Il caregiver può trasmettere:

  • L’importanza della cura (ogni oggetto deve essere mantenuto in un certo modo per non rovinarsi)
  • L’allenamento per fare ordine ogni volta che il gioco termina
  • Il valore unico di ogni oggetto: ogni pezzo ha la sua storia, i suoi ricordi e la sua evoluzione. E’ importante conoscere a fondo il proprio gioco prima di chiederne un altro.

 

L’importanza di custodire i propri giochi per apprezzare ciò che si ha

Noi tutti viviamo ormai da anni in una società consumistica nella quale regna la filosofia “compra, utilizza e butta via per ricomprare di nuovo”. In questo clima i nostri bambini rischiano di vivere il desiderio come una pulsione frenetica che non si esprime nella sua bellezza e nel suo fascino, ma nella preoccupazione racchiusa nel “voglio, voglio!”.

Quante volte ci siamo scontrati con queste frasi?

“Voglio quel giocattolo!”

“Ora non mi va più, ne voglio un altro!”

Il volere tutto e subito è una vera e propria trappola per grandi e piccini in quanto ci illude di alleviare ogni nostro bisogno per raggiungere il benessere.

Educare con la logica del “tutto e subito” può generare conformismo, intolleranza alla frustrazione, mancanza di desiderio profondo e incapacità di riuscire a stupirsi in modo felice e genuino.

Tuttavia, la conseguenza che emerge in modo evidente è la fatica dei piccoli ad avere cura dei loro giochi.

È arrivato il momento di svelarvi due segreti per donare di nuovo ai bambini veri desideri!

  • Potenziamo la percezione della conquista del desiderio

Il desiderio può essere coltivato con pazienza, attesa e calma. I bambini possono essere supportati nello sviluppo dei loro desideri. Può essere efficace parlare di quel gioco che hanno visto per iniziare a fantasticarci su. Un gioco che tanto si desidera può diventare anche un premio atteso in seguito ad una serie di comportamenti ritenuti in linea con i valori della propria famiglia. In questo modo il desiderio diventa forte, non più effimero. Il desiderio è un elemento prezioso, ma va analizzato con tempo e impegno.

  • Educhiamo alla cura

I giochi non sono semplicemente oggetti freddi che si possono buttare via nella pattumiera in pochi secondi. Ogni gioco ha tante possibilità e ha bisogno di tempo per essere vissuto totalmente. Può essere utile mostrare ai piccoli i diversi utilizzi dello stesso gioco, la sua evoluzione nel tempo, il suo impiego in diversi contesti, ricordando sempre la storia personale di quel gioco.

 

3 benefici dei giochi educativi e dei giochi in scatola

Un gioco scatena un’immensa varietà di possibilità e di risorse.

Nello specifico, i giochi educativi possono:

  • Potenziare la memoria e le capacità cognitive: scoprire un codice o una soluzione stimola il processo di problem solving, di decision making e il processo di recupero delle informazioni. La corteccia prefrontale, sede delle attività di ragionamento, viene attivata insieme all’ippocampo, regione collegata alla memorizzazione.
  • Migliorare la gestione della propria impulsività: i giochi educativi e i giochi in scatola conducono gradualmente i bambini a selezionare accuratamente le informazioni e le risposte per scartare quelle non opportune. I bambini si allenano a riflettere sulle loro azioni.
  • Aumentare i livelli di attenzione. Inserire una parte di gioco in un’altra, incastrare o aggiustare sono azioni che prevedono calma e concentrazione. La mente dei piccoli rimane ancorata a scopi precisi.

 

Il ruolo dell’adulto

Il gioco offre due grandi opportunità agli adulti: possono entrare in una relazione intima con i piccoli e per farlo vivono l’esperienza straordinaria di tornare un po' bambini. L’adulto disponibile e accessibile durante il gioco dona un grande supporto al proprio bambino trasmettendogli entusiasmo e affetto.

L’adulto, inoltre, può educare al gioco. Con empatia può predisporre l’ambiente creando un’atmosfera in grado di facilitare l’attività, in questa fase è importante spiegare ai bimbi che per giocare è possibile selezionare i propri giochi per viverli meglio. Infine, il caregiver può spiegare determinate regole del gioco o supportare determinati momenti ritenuti complessi.

Giocare apre il cuore e la mente per poter crescere immersi nella serenità e nei valori più profondi!