Giocare a casa. Come organizzare l’ambiente per favorire il gioco spontaneo e autonomo del bambino.

Dott.ssa Pamela Filippi, Pedagogista e Psicomotricista

Sapevate che al Nido o alla Scuola per l’Infanzia ci sono vari luoghi chiamati angoli del gioco dove il bambino trova i materiali adatti al gioco spontaneo e autonomo, suddivisi per tipologia?

 Anche a casa è possibile ricreare questi angoli, magari non potendoli offrire tutti nello stesso spazio, privilegiando a rotazione un gioco rispetto a un altro. Sarà possibile farsi guidare nella rotazione dal fare stesso del bambino e organizzare di conseguenza l’ambiente della sua cameretta o della stanza dei giochi in modo da favorire il bisogno che sta esprimendo. Per promuovere un gioco che diventi sempre più autonomo, la presenza dell’adulto insieme alla disposizione dello spazio e alla scelta dei materiali è garante di successo.  Inizialmente sarà necessaria una presenza costante, non invasiva, in cui il genitore accompagni con interesse sincero le azioni del bambino e le valorizzi con affermazioni del tipo:”Che gran lavoro hai fatto!”. Per garantire la ricchezza dell’esperienza di gioco, cominciate con predisporre con cura l’ambiente e mantenerlo ben ordinato, questo farà sentire al bambino tutto il vostro reale interesse per il suo gioco, per il suo fantastico mondo e, progressivamente, gli permetterà di dipendere sempre di meno dalla vostra vicinanza fisica.

Organizzare gli angoli del gioco è semplice, basterà delimitare lo spazio con un tappeto o un mobiletto e renderlo più possibile sgombro da distrazioni (ad esempio la televisione accesa). L’adulto in questo ambiente allestirà delle composizioni di giochi e/o di materiali non strutturati, disposti a vista del bambino e collocati in spazi raggiungibili dalle sue manine. Si consiglia di non offrire molti giochi contemporaneamente. I giochi e i materiali non strutturati dovrebbero essere raccolti e raggruppati per tipologia in contenitori adatti, come ad esempio i sacchetti di stoffa (tipo quelli per i cambi all’asilo), barattoli di latta, vassoi o cestini. I contenitori sono importanti, danno una connotazione al contesto permettendo al bambino di orientarsi meglio. Inoltre, i contenitori fanno parte del gioco stesso del bambino offrendo la grande opportunità di travasare gli oggetti e i materiali a disposizione.

Di seguito una lista non esaustiva di angoli di gioco che potete allestire a casa.

1. Angolo delle costruzioni e delle scoperte. Il gioco delle costruzioni permette al bambino di rappresentarsi e rappresentare il mondo esterno a sé attraverso la costruzione di mondi e strutture multiformi. Per favorire il gioco delle costruzioni basterà creare un luogo delimitato dove disporre materiali utili al costruire e creare. A fianco dei classici blocchi da costruzione, potremmo aggiungere materiali sensoriali e alcune tipologie di materiali non strutturati che arricchiranno le azioni e le composizioni materiche del bambino. Questo gioco non ha necessariamente un libretto d'istruzioni perché si impara facendo, esplorando le possibili combinazioni e, soprattutto, non ha un fine: non è importante che il bambino realizzi qualcosa di specifico, ciò che importa è osservare il processo di costruzione fatto di tentativi, prove, verifiche e catalogazioni…

2. Angolo del “far finta di…”. E’ il luogo primario dello sviluppo del gioco simbolico dove il piccolo può far finta di essere la mamma, il papà o se stesso interpretando e mettendo in scena la sua realtà.

3. Angolo dei travasi. Questo angolo a seconda che abbiate una terrazza o un giardino, varrebbe la pena allestirlo anche all’esterno come angolo fisso.  All’interno della casa, fino ai due anni di età, è possibile proporlo al suolo. Basta stendere un lenzuolo o un tappetino che definisca lo spazio e contenga l’attività. Il gioco dei travasi è uno dei principali giochi spontanei e universali che genera nel bambino una rassicurazione profonda e per questo dovrebbe essere valorizzato dall’adulto come un’attività essenziale per il processo evolutivo.

4. Angolo dei travestimenti. Il gioco del trucco e travestimento è un’ottima occasione per sperimentare la creatività e l’immaginazione e immergersi in un mondo fantastico. Inoltre, è una buona occasione per il genitore di conoscere l’originale interpretazione ed elaborazione della realtà dei figli. Come tutti i giochi, anche questo si evolve di pari passo con l’evoluzione del bambino.

Tra il primo anno di vita e il terzo, indicativamente, il bambino comincia a sperimentare la propria creatività con scampoli di stoffe colorate. Con l’aumentare dell’età il gioco si farà più complesso e, oltre alle stoffe, a cui poter dare diversi significati, ai bambini piacerà l’idea di travestirsi con vestiti dei loro personaggi preferiti o con indumenti dei loro genitori.  Con questa attività il bambino mette alla prova se stesso rispetto al mondo degli adulti e fornisce una interpretazione di come l’ambiente circostante appare ai suoi occhi.