Costruiamo o impariamo?

Dott.ssa Erica Sardo, Pedagogista con pluriennale esperienza nella scuola dell'infanzia e in materia di disabilità.

“I giochi dei bambini non sono giochi e bisogna considerarli come le loro azioni più serie”.
(Michel De Montaigne)

Il gioco è una cosa seria. Gli adulti lavorano e i bambini giocano. Spesso si pensa che il gioco sia un qualcosa per riempire il tempo e tenere occupato un bambino. L’idea è quella che i bambini si intrattengano il più possibile da soli con un oggetto chiamato gioco. In questo modo mamma e papà possono dedicarsi al lavoro e ai mille impegni che si hanno ogni giorno.

Giocando si impara

Il pensiero sopra descritto è comune, ma non è reale. Il gioco infatti permette al bambino di fare esperienza educativa, aiuta lo sviluppo di competenze utili alla crescita.

La Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia del 1989 rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante e completo.  L’articolo 31 comma 1 sancisce il diritto al gioco per tutti i bambini  “Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica”.

Il gioco quindi sviluppa:

-  le capacità cognitive,

- lo aiuta a gestire le sue emozioni,

- rafforza la sua autostima,

- sperimenta le dinamiche sociali,

- sviluppa competenze cognitive in evoluzione.

Il gioco di costruzione

IL gioco delle costruzioni è uno dei più antichi e intramontabili nel tempo. Da pochi mesi a 99 anni tutti possono utilizzarlo e divertirsi.

Per costruire si possono utilizzare mattoncini, tessere in plastica come i Playform che permettono di creare costruzioni tridimensionali, tubi ad incastro come i Tubation per i bambini più piccoli oppure sprigionare tutta la fantasia e sperimentare di essere un ingegnere utilizzando i Tecno Jumbo.

Tutti questi giochi hanno solo benefici per lo sviluppo psicofisico dei bambini:

- sviluppano coordinazione oculo-manuale fin dai pochi mesi. Si inizia utilizzando le costruzioni di dimensioni più grosse come i Chunky Peggy e, pian piano, con la crescita e l’affinamento della competenza manuale, si possono offrire costruzioni più piccole ed articolate aiutando ad affinare la precisione.

- Aiutano a stimolare la logica e la concentrazione.

- Sviluppano creatività, problem solving e organizzazione spaziale.

Come giocare con i bambini?

Nel gioco vi è molto valore. La sensazione di benessere e di soddisfazione mentre si gioca è il motore che fa muovere la volontà di scoperta, di riprovare nonostante gli errori e di continuare ad imparare e concentrarsi.

Il mio consiglio per mamma e papà:

- osservare i bambini. I bambini giocano in modo diverso a seconda della loro età e dei loro interessi.

- Non forziamo competenze che non possono avere. Provare a far leggere un bambino di 4 anni può dare solo frustrazione e quindi non produrre quelle emozioni positive che favorirebbero l’apprendimento.

- Variare i giochi. Gioco libero, utilizzo di materiale di recupero, costruzioni, colori, etc.…in base all’età e agli interessi del bambino.

- Lasciatelo annoiare. La noia può aiutare a sviluppare strategie di soluzione che lo aiuteranno anche in futuro nelle difficoltà della crescita.

- Guidateli. La vostra guida e il vostro esempio, soprattutto all’inizio gli farà capire come si può giocare, quali regole vanno rispettate e pian piano arriverà ad essere autonomo.