Cosa s’intende esattamente per empatia? Cosa occorre per insegnarla ai bambini?

Dott.ssa Claudia Di Profio, Terapista occupazionale, master in analisi comportamentale applicata e intervento intensivo e precoce per l'autismo, formazione in terapia multisistemica in acqua

L'empatia è non solo la capacità di porsi in maniera immediata nello stato d'animo dell’altro, ma anche la capacità di saper gestire le proprie emozioni per evitare che interferiscano negativamente sulle nostre relazioni sociali.

“Far crescere l’empatia nei bambini” è come saper dosare l’acqua nelle piante. Di certo non è un compito facile, poiché il primo requisito per insegnarla è quello di essere noi stessi esseri umani empatici. 

L’empatia è una delle funzioni più importanti dell’intelligenza che richiede maturità e volontà di lavorare su se stessi. Se l’adulto non possiede questa abilità e non desidera acquisirla, influenzerà negativamente anche i suoi bambini.

Un secondo requisito importante è l’intelligenza emotiva ovvero il saper riconoscere l’emozioni e il dare loro un nome. 

Il gioco è un ottimo strumento per sviluppare ed insegnare l’intelligenza emotiva ai bambini.

Ce ne sono di diversi tipi come, ad esempio, giochi ad incastro con cui assemblare diverse parti del viso o giochi che prevedano l'appaiamento d’immagini raffiguranti emozioni. 

Sono suggerite anche moltissime attività, più complesse, idonee allo sviluppo dell’intelligenza emotiva, come la descrizione d’immagini o di azioni (di un cartone animato ad esempio) da commentare insieme all'adulto.  Al bambino si chiederà cosa succede in quella determinata occasione e, in particolar modo, quale emozione potrebbero provare i soggetti coinvolti.

Un altro requisito fondamentale per accrescere l’empatia è avere fiducia nei confronti del prossimo e dare valore alla condivisione.

Questo è possibile anche creando dei piccoli gruppi di gioco di bambini da 2 a 4, alternando giochi con lo stesso materiale in parallelo a giochi di turnazione.

In questo caso l'adulto si pone come facilitatore nella routine di gioco;

prepara le attività ricreative e tutto ciò che possa stimolare il bambino a svolgere in maniera finalizzata l'interazione con l'altro.