Le fiabe: un viaggio tra le emozioni

Dott.ssa Allegra Cascinari, Psicologa dell’età evolutiva, esperta in disturbi del neurosviluppo

Nel gioco sensoriale vengono coinvolti tutti e cinque i sensi per scoprire e conoscere il mondo intorno a noi. Voglio soffermarmi, in particolare, su uno di questi: l’udito.  Fin dalla nascita il bambino utilizza questo senso per cogliere e carpire tutti i segnali dall’esterno, in primis la voce della mamma. C’è poi un gioco bellissimo, secondo me il più bello, che si può fare fin da subito e che utilizza il canale uditivo ed è l’ascolto delle fiabe. Gianni Rodari diceva: “Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi.”

Proprio così. La fiaba non è solo semplice intrattenimento ma uno strumento educativo molto efficace, è un ingrediente fondamentale per la crescita e per lo sviluppo cognitivo, sociale ed emotivo del bambino perché fornisce una sana risposta ai suoi bisogni di stimolazione, di relazione e di scambio.

Il “momento” della fiaba è un momento di intimità, di scambio genitore/bambino dove si trasmettono e si condividono valori e crea un rapporto fondato sul dialogo e sulla fiducia reciproca. Inoltre, stimola la fantasia e la creatività, permette al bambino di sviluppare un vocabolario più ampio, velocizza la capacità di lettura e di scrittura, migliora le abilità linguistiche, l’attenzione e l’ascolto, ma soprattutto aiuta il bambino a conoscere, riconoscere e a esternare le proprie emozioni.

L’ascolto di una fiaba promuove lo sviluppo emotivo e affettivo del bambino, che identificandosi con i personaggi vive le loro emozioni e il loro desiderio di uscire dalle difficoltà.  Anche le fiabe più “paurose” sono importanti, perché permettono al bambino di sperimentare l’emozione della paura ma in presenza dell’adulto, la sua base sicura. Le fiabe permettono al bambino di entrare in contatto con una vastissima gamma di emozioni, anche quelle più spiacevoli e impara a conoscerle, riconoscerle, descriverle, nominarle e a esprimerle.

Le fiabe offrono nuove dimensioni di pensiero e di immaginazione e pongono il bambino in maniera onesta di fronte ai principali problemi umani, in modo chiaro e conciso. Il significato psicologico della fiaba non è uguale per tutti i bambini, ma cambia a seconda della fase di vita che attraversano, quindi dei loro bisogni e interessi del momento. Se gli viene data la possibilità di tornare su quella fiaba successivamente, rielaboreranno i vecchi significati attribuiti e li sostituiranno con dei nuovi, adatti a quel momento lì.

Da ciascuna fiaba ogni bambino, può quindi trarre un insegnamento adeguato alla situazione di crescita e di cambiamento che vive in quella determinata fase, può cogliere una propria morale e un insegnamento, utile per risolvere problemi o affrontare conflitti interiori tipici dell’età che sta vivendo.

Cosa trasmettiamo al bambino attraverso la lettura delle fiabe? Coraggio, sicurezza, speranza, ottimismo e fiducia.

 E allora via con fate, principi, principesse, orchi e asini parlanti… Non è più bello (ri)conoscersi attraverso le affascinanti storie di questi personaggi?

Articolo in collaborazione con Faba